Dalla scoperta del territorio a piedi, in auto, in bici, in moto o a cavallo, fino al dolce far niente sdraiati sull’amaca nel nostro giardino, saremo lieti di condividere con voi la conoscenza dei luoghi e delle persone e le piacevoli esperienze che abbiamo maturato in questi anni di frequentazione della splendida Maremma Toscana.
Svegliarsi la mattina in un immenso giardino; uscire e camminare a piedi nudi sul prato; guardarsi attorno e vedere solo natura, piccoli poderi, uliveti, filari di vite e dolci colline che degradano verso il mare; allargare lo sguardo e vedere in lontananza il Promontorio dell’Argentario sulla sinistra, l’isola del Giglio al centro e le colline sopra Talamone sulla destra; organizzare la giornata potendo scegliere tra mare, natura, arte o il dolce far niente; concludere la serata con una bella cena tipica Toscana… Se questo non è relax…
Siamo a pochi chilometri di distanza da alcune delle più belle e suggestive spiagge del Tirreno centro-settentrionale. La Tagliata di Ansedonia con la sua sabbia vulcanica ed i resti affioranti del porto romano della Città di Cosa, la Feniglia con la sua splendida pineta e la riserva naturale, il promontorio dell’Argentario con le piccole cale e gli scogli noti per le indimenticabili immersioni, alla spiaggia della Giannella sull’omonimo tombolo che separa il mare dalla laguna di Orbetello, le spiagge dell’Osa e di Fonteblanda famose per il kitesurf e le discipline veliche, alla spiaggia “Bagno delle Donne” di Talamone, fino alla selvaggia spiaggia dell’Uccellina all’interno del parco Regionale della Maremma. Tutte le spiagge sono raggiungibili con un breve tragitto in macchina: dai 10 chilometri fino all’Osa, ai 33 chilometri di viaggio in mezzo alla natura fino all’Uccellina.
Oltre al mare, il territorio offre la possibilità di fare splendide escursioni nella natura: bird watching nella laguna di Orbetello, visite guidate all’interno del Parco Regionale della Maremma, trekking nei boschi di castagno e faggio delle pendici del Monte Amiata o, senza andare tanto lontano, una passeggiata nei sentieri che circondano la nostra casa. Tutte queste attività all’aperto vi faranno sentire immersi in un contesto in cui l’uomo e la natura hanno trovato un connubio quasi perfetto.
Gli appassionati di tutti gli sport, soprattutto di quelli che si praticano all’aria aperta, qui in Maremma troveranno molte soluzioni per mantenersi in forma e migliorare le proprie performance, a seconda delle esigenze, su richiesta possiamo indicare percorsi, escursioni di ciclismo e MTB (anche e-MTB), corsa, nuoto, stage di equitazione, vela, sub, con il supporto di strutture e istruttori qualificati.
Nel territorio di Magliano insistono le maggiori superfici vitate e le cantine più rinomate in cui viene prodotto il Morellino di Scansano DOCG. Oltre a questo vino rosso di medio corpo, qui attorno si producono altri vini di qualità a partire da varietà autoctone quali il Ciliegiolo e il Pugnitello oltre ad alcuni “Supertuscan” a base di uvaggi bordolesi.
Tra i vini bianchi dominano il Vermentino Toscano e l’Ansonaca. Quest’ultima è prodotta anche con sistemi di macerazione tradizionali con una lunga permanenza sulle bucce.
A fine agosto, per un’intera settimana, si svolge a Magliano il Festival “Vinellando”, durante il quale i produttori offrono in degustazione al pubblico i loro vini e una giuria specializzata elegge il miglior Morellino ed il miglior vino bianco dell’anno.
Ma l’enogastronomia del nostro territorio non si esaurisce nel vino: vale la pena di ricordare i piatti tipici della cucina maremmana, come l’acqua cotta e la pappa al pomodoro, la ribollita e i pici al sugo (pasta artigianale), i famosi tortelli e i piatti a base di cinghiale, la più raffinata cucina del mare con i suoi presidi Slow Food e il pescato “nostrale”, come si dice da queste parti.
Magliano in Toscana, l’antica città etrusca di Heba, poi divenuta città romana, rappresenta uno dei più antichi insediamenti dell’uomo di cui si abbia traccia nel territorio. L’iscrizione etrusca denominata il «Disco di Magliano», oggi conservata nel museo etrusco di Firenze, fu rinvenuta alla fine dell’’800 in una tomba ipogea e datata V secolo a.c., e fu determinante nella comprensione della lingua etrusca poiché riporta inciso sulle sue facce un testo tra i più lunghi mai ritrovati composto da circa 70 parole. Nel territorio comunale sono numerose le aree archeologiche di epoca etrusca.
Nel XIII secolo d.c. ebbe inizio lo sviluppo del borgo con la costruzione della prima cinta muraria da parte degli Aldobrandeschi di Sovana, allora regnanti nei territori che si estendevano dalle pendici del Monte Amiata fino al mare. Nel secolo successivo, il borgo passò nelle mani dei Senesi che, in epoca rinascimentale, ne rinforzarono e completarono la cinta muraria e l’attuale disposizione dei torrioni. A metà del Cinquecento, in seguito alla caduta di Siena ad opera degli Spagnoli, il centro passò sotto i Medici ed il Granducato di Toscana fino all’unità d’Italia. Il borgo di Magliano conserva, ancor oggi, le mura e, all’interno di esse, la struttura, le costruzioni ed il reticolo di strade e vicoli medioevali.
Nell’arco di qualche decina di chilometri da Magliano si possono ammirare le “città del tufo”, Sorano, Pitigliano e Sovana, la Val d’Orcia con i suoi antichi borghi, il Senese, le colline metallifere, le necropoli etrusche di Tarquinia e Cerveteri e, chi vuole fare una gita un po’ più lunga, può agevolmente raggiungere anche le città di Roma, a sud, e Firenze, a Nord, che distano poco più di 150 chilometri da noi.